L'alimentazione è di certo il primo fattore da modificare per combattere la stitichezza. La dieta deve essere ricca di fibre, soprattutto di verdura e frutta. Una dieta per la stitichezza prevede sicuramente un aumento graduale di assunzione di fibre. Non aumentare l'apporto di fibre in modo rapido perché ciò può provocare gonfiore e disagio. Quando si aumentano cibi che contengono fibra nella dieta, bisogna anche assicurarsi di aumentare i liquidi. Si dovrebbero avere 20-35 grammi di fibra al giorno.
Seguire una dieta alimentare mediterranea, a base di cereali (meglio se integrali e/o farro, kamut, Orzo, Avena), verdure, legumi, pesce, olio extravergine di oliva, olii di semi di spremitura a freddo, frutta di stagione. Sarebbe opportuno inserire in alimentazione le Alghe Marine in foglie, in fiocchi, in polvere. Limitare luso della carne e dei grassi di origine animale. Moderare lassunzione di limoni, riso, nespole, banane, mele, mirtilli, the, nespole. Evitare i cibi conservati e preconfezionati, fast food, insaccati, fritture, zucchero raffinato, alcool, caffè e tabacco. Bere almeno 2 litri di acqua a basso residuo fisso per evitare che le feci si disidratino eccessivamente, rendendo difficoltosa levacuazione. Consumare i pasti senza fretta e soprattutto a intervalli regolari, evitare di saltare la colazione ma prendersi il tempo per fare una colazione abbondante e consumata in tranquillità.
Unitamente ad unalimentazione corretta è importante fare regolarmente attività fisica in caso di stitichezza. L'esercizio fisico migliora il tono muscolare e facilita la peristalsi intestinale. La tonicità dei muscoli addominali e perineali favorisce l'aumento della pressione intraddominale durante la defecazione. La sedentarietà, al contrario, conduce ad un indebolimento e ad una perdita di funzionalità del diaframma e dei muscoli che costituiscono la parete addominale, impedendogli di produrre un aumento pressorio adeguato all'attività defecatoria. Il semplice atto di camminare, al contrario, favorisce l'attivazione di un riflesso automatico che produce contrazioni del colon atte a spingere il materiale fecale verso l'ano. Il ruolo dell'attività fisica è avvalorato anche dalla constatazione che molte persone costrette a letto o all'immobilità prolungata soffrono spesso di stitichezza.